Estate al mare ai tempi del coronavirus

Con l’arrivo della Fase 2 molti si domandano come sarà l’estate al mare ai tempi del coronavirus.

Premettiamo che le nostre sono supposizioni che partono da un dato di fatto: la sorveglianza attiva. Questa non è una nostra invenzione ma fare parte del Piano Nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale. Ovviamente l’ultima parola spetterà poi all’Istituto Superiore della Sanità.

Innanzitutto dobbiamo pensare a una primavera/estate 2020 divisa in almeno due parti. Il mese di maggio sarà impegnato nella Fase 2 tanto sbandierata dai media nazionali, così come molto probabilmente avverrà anche per il mese di giugno. Luglio e agosto sono ancora una incognita tuttavia già si può comprendere quali azioni verranno messe in atto a livello regionale e locale.

La libera circolazione sarà il primo problema. E’ probabile che gli italiani potranno andare in vacanza solo se muniti di idonea e comprovata prenotazione. Infatti i posti di traghetti, treni e aerei saranno quantomeno dimezzati, così come il numero dei posti per le attività ricettive (alberghi, stabilimenti balneari, ristoranti, ecc.). Per coloro che soggiorneranno nelle seconde case potrà essere richiesta la prenotazione in uno stabilimento balneare. E’ presumibile infine che il turismo europeo/internazionale sia quasi nullo, mentre quello interno sarà preponderante.

Mettetevi poi l’anima in pace. Il mare sarà uno dei luoghi che vedrà maggiori cambiamenti nel nostro stile di vita vacanziero. L’Italia non può prescindere dal turismo, soprattutto per tutte quelle categorie che traggono il loro reddito da questa importante attività del PIL.

Estate al mare con il coronavirus

Capitanerie di Porto, categorie di lavoratori e politici locali sono già in fervente attività, tutti però attendono un protocollo nazionale.

Partiamo dagli ombrelloni in spiaggia. Il distanziamento sociale dovrà essere garantito. Via libera quindi ad una distanza minima di tre/quattro metri da un ombrellone all’altro. E’ molto probabile che ogni ombrellone potrà usufruire di soli 10/14 metri quadrati, comprese sdraio e lettino. Tutto ciò comporterà una riduzione degli spazi disponibili e pertanto si potrà accedere a stabilimenti balneari solo su prenotazione. Quindi è probabile che molti locali e stabilimenti siano a numero chiuso. A tale avviso saranno probabilmente limitati gli accessi a bambini (fascia oraria serale) e anziani (fascia oraria mattutina).

A ciò si aggiungerà il divieto di stazionamento negli spazi comuni, gli accessi saranno alternati o con doppie rampe per l’entrata e l’uscita dalla spiaggia (forse vedremo aree delimitate con picchetti). L’uso delle cabine sarà quasi sicuramente obbligatorio. E’ probabile che negli spazi comuni, soprattutto chiusi, dovranno essere necessarie le mascherine.

Campi sportivi per basket, calcetto e beach volley nonché le aree giochi bambini potrebbero sparire dagli stabilimenti balneari, così come potrebbero essere vietati biliardini e bocce. In alcuni casi all’ingresso dello stabilimento balneare potrebbero essere installati termoscanner per il controllo della temperatura corporea.

Tutto ciò comporterà una nuova organizzazione degli stabilimenti balneari con l’aumento dei costi dovuto anche alla necessaria sanificazione di locali e attrezzature. A tale avviso già si discute su appositi tunnel igienizzanti, erogatori di disinfettanti a base di ozono per mani e piedi.

La spiaggia libera ai tempi del coronavirus

Maggiori problematiche verranno dall’organizzazione delle spiagge libere. In questo caso le cose diventano più complicate. Innanzitutto le spiagge libere potrebbero essere presidiate, con accessi per fasce orarie fino a disponibilità, e soltanto per i residenti. Altra soluzione potrebbe essere la concessione a stabilimenti balneari limitrofi con sovvenzione da parte del Comune costiero a copertura dei necessari costi di sorveglianza e sanificazione. In questo caso potrebbero accedere alla spiaggia libera anche non residenti.

In ogni caso, qualsiasi potrebbe essere la soluzione dovrà essere attentamente organizzato. Lavorare con sufficienza potrebbe creare problemi difficilmente gestibili. Le vacanze col coronavirus devono essere sicure.

Estate al mare ai tempi del coronavirus. Cosa dovremo affrontare.
Estate al mare ai tempi del coronavirus – Foto di Elizeu Dias – Unsplash – Public Domain

Estate nei luoghi di villeggiatura con il coronavirus

Pranzo e cena in spiaggia. Alcuni si stanno già attrezzando in tal senso. A Rimini c’è l’idea del delivery sotto l’ombrellone.

Pontili. Altra problematica evidente è quella dell’accesso ai pontili. In questo caso è molto probabile che l’accesso ai pontili sarà vietato in questa estate 2020 ai tempi del coronavirus.

Feste in spiaggia e ristoranti. Le feste in spiaggia saranno bandite, mentre i ristoranti dovranno garantire spazi e distanze adeguate, i camerieri dovranno portare sempre la mascherina.

Mercatini. Tendenzialmente i mercatini potrebbero rimanere purché le bancarelle siano distanziate. A tale propositi i sindaci potrebbero chiudere lungomari e adottare viabilità alternative in modo da non creare assembramenti.

Campeggi e hotel. Dovranno essere garantite le regole fin qui adottate in tema di contrasto al Covid 19 (divieto di assembramento, distanziamento, sanificazione, ecc.). In più è probabile che gli esercenti chiederanno ai clienti una autocertificazione di essere in buone condizioni di salute: questo perché nessuno vuole correre il rischio di essere messo in quarantena a causa di una responsabilità altrui. In Romagna se ne sta già discutendo, poiché nessuno vuole responsabilità.

Concerti e feste in piazza. E’ molto probabile che siano vietati o quantomeno dovranno essere svolti in condizioni di distanziamento sociale, cosa che, al momento, sembra improponibile.

Passeggiate. Anche in questo caso occorrerà fare attenzione alla distanza tra una persona e un altro. Saranno proponibili accessi e corridoi delimitati, purché vi sia sempre una attenta sorveglianza. A questo avviso potrebbero essere utili i lungomare e l’organizzazione di attività/bancarelle in itinere.

L’estate dei bambini

Altra problematica riguarda i bambini. Poco sopra abbiamo già detto la possibilità di fasce orarie di accesso al mare. Quest’anno ci sarà anche un’altra problematica. I campi scuola e le parrocchie non saranno forse fruibili. Con scuole e campi scuola chiusi e gli accessi limitati i bambini dovranno essere oggetto di tutele. E’ importante che vi siano azioni dirette nei loro confronti. Comuni e Governo dovranno perciò ragionare sull’apertura loro riservata di parchi, giardini e piscine. Questa è la nostra idea.

Estate al mare ai tempi del Coronavirus – Considerazioni finali

Sicuramente l’estate al mare ai tempi del coronavirus sarà sui generis, diversa, direi quasi “stressante”. Tutto dovrà essere programmato, ogni cosa dovrà essere attentamente valutata e sorvegliata.

Sarà una estate contingentata dunque, sul filo di lana. L’ombra di una seconda ondata del coronavirus potrebbe immediatamente imporre un nuovo lock down, anche in zone specifiche. E’ questo il timore principale. In caso di nuova serrata sarà difficile resistere con 32/38 gradi in casa.

A nostro avviso, dal punto di vista economico, ci sarà una ulteriore restrizione dei redditi. Le difficoltà logistiche, ricettive, ecc. e il fatto che i lavoratori dovranno recuperare il proprio reddito impongono una estate in tono minore. Infatti le imprese tenderanno a privilegiare i lavori in turni. Ci saranno pertanto meno ferie possibili per riprendersi il gap produttivo subito negli ultimi mesi.

Infine un appello. Cerchiamo il buonsenso, rispettiamo le distanze, evitiamo assembramenti. E’ la nostra migliore arma contro il Covid 19. Non lamentiamoci dunque, seguiamo le regole. Per una volta non c’è solo il nostro interesse personale. Dobbiamo avere senso civico, l’unico che può portarci via da questa pandemia.

Pubblicato da In Vita Veritas

Interpretazione dei sogni. Unico, gratuito, inimitabile. Il punto di riferimento per i tuoi sogni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.