Per la nostra rubrica libri da leggere assolutamente vi presento L’estasi della farfalla di Aldo Parisi.
L’autore è quel Aldo Parisi con cui, insieme, abbiamo dato vita a quel breve saggio sui sogni intitolato “Sogno dunque sono”.
Colgo l’occasione per ringraziarlo per il suo impegno nel saggio, ma soprattutto per le emozioni che mi ha saputo donare leggendo questo suo nuovo romanzo, dopo il fortunato “Solo con i tuoi occhi” che vi invito a leggere.
Perché leggere L’estasi della farfalla di Aldo Parisi
Tormentato e solitario, David è padre single di Chiara Luce, figlia diciannovenne con la sindrome di Down. Dopo anni bui, vissuti nell’inquietudine e nelle incertezze della condizione di Chiara Luce, David sente di essere di nuovo in grado di amare. Quando conosce Diana, psicologa volontaria nella associazione cui ha iscritto la figlia, crede di avere finalmente trovato la persona che cercava. L’ineleganza della sorpresa irrompe tuttavia nella sua vita, così la quotidianità costruita faticosamente anno dopo anno si infrange alla scoperta che Chiara Luce è incinta. Devastato dal sospetto di una violenza perpetrata ai danni della figlia, David dovrà prendere, ancora una volta, una decisione, riportando a galla i fantasmi del passato.
Aldo Parisi disegna una storia incalzante in punta di piedi, portando tematiche come abbandono, aborto, disabilità e paternità fino ad un punto di vista né comune né stereotipato.
Il romanzo
Il romanzo si sviluppa in tre parti.
Nella prima si narra la quotidianità di David con la figlia, una routine fatta di piccole cose e di qualche lite, l’incontro con Diana e tutti i blocchi mentali che David non riesce a superare.
Nella seconda parte si affrontano le conseguenze della maternità di Chiara Luce, i sospetti, i dubbi e le ripercussioni sul nascente rapporto di coppia tra David e Diana.
Infine, nella terza parte, David dovrà affrontare ferite mai rimarginate, sensi di colpa che riemergono implacabili dal passato e che metteranno a dura prova le basi sopra cui ha costruito la sua vita e quella di Chiara Luce.
L’estasi della farfalla è un romanzo vivo, a tratti disturbante e per certi versi poetico.
Il tema dell’aborto è affrontato in particolar modo dal punto di vista maschile e dà voce proprio a tutti, soprattutto alla vita.
Un romanzo che fa riflettere, con un finale intenso, estremamente commovente e impossibile da dimenticare.
La frase che mi ha colpito de L’estasi della farfalla di Aldo Parisi
«Scorticai pelle dalle dita, morsi labbra fino a lacerarle, ferite sulle quali veleggiava lo stesso sangue che pompava quel cuoricino indifeso dai nostri egoismi. Ogni parola di Valeria era un assalto cruento, capace di demolire ogni concetto, ogni fede.
Io voglio, io voglio, io, io, noi, noi.
E lei?
Cosa voleva quel girino a forma di punto interrogativo accolto dall’amore del ventre di Valeria? Quel ventre che diventava prigione e poi patibolo di ciò che desideravamo, di ciò che io e lei avremmo voluto vivere.
E lei?
Cosa voleva Chiara Luce, indifesa, incosciente di battere soltanto una minuscola ala?».
Perché ho amato questa frase
Ci sono tante frasi di questo romanzo che mi sono piaciute.
Ho scelto tuttavia quella qui sopra perché rappresenta la profonda visione d’insieme del protagonista. In quel momento del racconto è infatti alle prese con il ricordo di quando lui e la moglie, Valeria, dovettero decidere di abortire la figlia.
David pensa a Chiara Luce, ancora nel ventre materno, frutto del loro amore e del loro sangue, preso dal timore che la loro scelta diventi “prigione e patibolo” per Chiara Luce e per il loro desiderio di essere perfetti genitori.
Fa male poi pensare, al di là della propria idea personale sul tema, a quella parola. Incosciente. Una parola che diventa, almeno per la sottoscritta, una freccia dritta nel cuore.
L’autore dà voce alla propria creatura la quale, seppure incosciente, appunto, non può che dipendere dalla scelta di vita o di morte dei suoi genitori.
Lo ammetto, questa frase ha colpito duro.
Mi ha fatto riflettere per quali motivi alla fine un genitore possa diventare giudice e carnefice della propria carne.
Sono consapevole che le risposte ci sono. Anche in questo caso tuttavia l’autore invita a non pensare in modo egoistico.
A non guardare soltanto al “Io voglio, io voglio, io, io, noi, noi”, ma a riflettere su quel “E lei?”.
La cosa interessante poi è che l’autore non si arroga il diritto di assolvere o condannare altrui scelte, anzi, racconta invece la sofferenza del protagonista.
Una scelta che lo ha accompagnato e, per certi versi anche condannato, a trovare una soluzione ogni santo giorno ai piccoli e grandi problemi di un padre e della propria figlia.
La curiosità
Volevo infine chiudere questa breve recensione con una domanda che mi sono fatta durante la lettura.
E’ strano. Durante la lettura del libro, non ho mai pensato a quale sarebbe stato il mio comportamento se mi fossi trovata a fare la scelta di abortire o meno. No, assolutamente.
La mia domanda è stata: “E se Chiara Luce non avesse avuto la sindrome di Down, l’autore avrebbe raccontato la stessa storia?”.
Allora ho pensato come se avessi una figlia incinta a diciannove anni, con le paure e le scelte da fare come donna e come madre.
Incredibilmente sono arrivata alla conclusione che anche lei si sarebbe potuta comportare come Chiara Luce.
In che modo?
Ovviamente non posso svelarvi tutta la storia, perciò vi invito a leggere questo romanzo, ne uscirete migliori di prima.
E’ così che, alla fine, mi sono sentita.
Dove trovare L’estasi della farfalla di Aldo Parisi
Come tutti i libri trovate il romanzo nelle librerie, ma anche sulle piattaforme online. Essendo un romanzo che legge dentro ogni persona, credo che lo troveremo presto nella classifica dei libri più letti.
L’estasi della farfalla di Aldo Parisi è disponibile su Mondadori Store, Feltrinelli, IBS.